Il primo di questi poteri è stato lo Youth Empowerment, l’accrescimento di potere dei giovani, che ci permette di creare liberamente progetti per altri giovani, di assumerci delle responsabilità e di prendere decisioni col supporto degli adulti in modo da imparare facendo. Grazie a questo ne sono arrivati altri due: la Partecipazione ed il Coinvolgimento giovanili, superpoteri che ci permettono di essere attivi nelle nostre comunità, scout e non, facendoci coinvolgere nelle attività di queste, liberi dalle manipolazioni di alcuni e dai falsi coinvolgimenti che si traducono spesso in presenze di facciata, spesso dannose per i giovani.
In particolare il coinvolgimento ci fa informare su ciò che facciamo, ci da la possibilità di condividere delle decisioni o di prenderne alcune di nostra iniziativa .
Tra noi rover aspiranti supereroi è scattato subito qualcosa, eravamo tutti particolari e diversi agli occhi degli altri e ognuno di noi veniva da una situazione diversa. Dopo poco abbiamo iniziato a confrontare gli effetti dei nostri superpoteri sulle nostre situazioni personali, io ero inesperto ma altri erano già bravissimi e grazie a questi poteri erano super coinvolti nelle loro associazioni scout e nelle loro comunità, alcuni avevano creato assemblee di Rovers ai quali, a loro volta, insegnavano questi poteri e con i quali trattavano dei problemi e costruivano progetti per poterli risolvere, soluzioni che spesso erano utili anche agli adulti.
Continuando a confrontarci abbiamo scoperto dei problemi all’interno delle nostre situazioni locali, alcuni si somigliavano, così dopo diversi consigli da chi già era esperto con i superpoteri abbiamo cercato delle soluzioni e dopo alcuni giorni di campo nei quali ci siamo posti delle domande importanti sul come agire, sul perché farlo e sugli effetti che le nostre azioni avrebbero avuto sugli altri, abbiamo creato dei progetti che offrissero uno strumento per agire a chi ne aveva bisogno. Quasi tutti avevano idee diverse sul come questi progetti dovessero essere creati ma eravamo tutti d’accordo sul come dovessero essere utilizzati, le nostre soluzioni dovevano colmare dei bisogni e noi dovevamo preoccuparci di come le nostre azioni sarebbero state viste nelle nostre comunità e di che impatto sarebbero state sulla vita di qualcuno.
Il confrontarci su ogni cosa ha creato dei legami strettissimi, quel tipo di legame che spesso riesci a creare solo quando sei in cammino sulla strada dello scoutismo, ognuno di noi per ritrovarsi la, nell’Agora, ha dovuto lasciare dietro di se ogni maschera, questo ci ha reso semplicemente noi stessi, magari timidi all’inizio, ma dopo poco grazie alla magia del luogo ognuno ha portato fuori le sue idee e per giorni abbiamo parlato di come fosse essere scout nei nostri paesi, di come affrontare la realtà in cui viviamo, ci siamo insegnati migliaia di giochi a vicenda ed abbiamo passato ogni momento libero a parlare di mille altre cose. Sono certo che per me come per tutti gli altri partecipanti sia stata un esperienza estremamente segnante, che ci ha dato tantissime idee regalandoci un nuovo approccio al futuro e come spesso mi è stato detto “i super eroi sono persone ordinarie che agiscono per essere straordinarie”.
Grazie a Caoimhe, Luis, Berta e Zve per dato vita ad un momento così bello e grazie a tutti gli altri per averlo arricchito.
Spero che tutti coloro che lo vogliono possano provare ad avere un momento così sopratutto nello scoutismo.
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