Le Officine Rover sono un appuntamento atteso da tutti i Rover italiani.
Scopri la lista delle Officine Rover 2020:
Il piombo non è solitamente trasparente e l’argomento degli Anni di Piombo ci sembra esserlo ancora meno. Se non ne hai mai sentito parlare puoi venire a imparare tutto da zero, se ne hai già sentito parlare puoi venire a toccare con mano cosa rimane dopo una strage. Nella città della strage che turbò l’estate del 1980, vieni a fare chiarezza e il piombo diventerà trasparente. Entreremo in contatto con chi la strage l’ha direttamente e indirettamente vissuta, dopo aver scoperto insieme cosa furono gli Anni di Piombo.
Fidia, Giotto, Da Vinci, Canova e Van Gogh: geni indiscussi di epoche passate; oggi esistono artisti che riescono a reggere il confronto con i grandi nomi della storia dell’arte? Stiamo vivendo in un periodo artisticamente povero? Oppure nuove forme d’arte stanno prendendo vita, evolvendosi e diventando sempre più sofisticate? Durante il weekend avremo modo di approfondire questi temi e di esplorare una delle nuove espressioni artistiche: la Street Art!
Al di là delle opere di Banksy che tutti conosciamo, al di là di tutte le tag che vediamo andando in giro per la nostra città , c’è un mondo da scoprire e Bologna, da questo punto di vista, ci offre moltissimi spunti!
Partiremo facendo una panoramica sulle nuove forme d’arte (in particolare quella di strada), andremo a vederne alcuni esempi con i nostri occhi e cimenteremo le nostre capacità bombolette alla mano!!
Non vi resta che venire con noi!
Qual è il limite di un’idea?
Fino a che punto i mezzi giustificano il fine?
Cosa scatta dentro ognuno di noi quando fa parte di un gruppo che porta avanti ideali e valori comuni?
Cosa cambia in noi quando rinunciamo alla nostra individualità in favore del sentimento collettivo di un gruppo nel quale crediamo?
Cosa sono in grado di fare le persone in nome di un ideale?
Potrebbe capitare anche a noi di abbandonarci alla massa e diventare solo un’altra piccola parte di qualcosa di molto più grande?
Riusciremmo a fare tutto ciò che ci viene ordinato?
Ci ricorderemmo chi siamo e saremmo in grado di fermarci, di dire no, e di tornare ad essere noi stessi?
Proveremo a rispondere a queste e tante altre domande in un’officina che tratterà i temi dell’obbedienza, dello smarrimento dell’individualità del singolo, degli estremismi e dei limiti che si pongono le persone quando hanno un obbiettivo comune.
“[…] Un mondo in cui il centro erano il Mare Egeo, le sue coste e le sue isole.
È da qui che Erodoto parte per le sue spedizioni.
Quanto più si allontana verso i confini della terra,
tanto più spesso incontra qualcosa di nuovo.
È il primo a scoprire la pluralità culturale del mondo.
Il primo a convincersi che ogni cultura ha il diritto di essere accettata e capita,
e che, per capirla, bisogna prima conoscerla.
In che cosa si differenziano le culture?
Innanzitutto nei costumi: dimmi come vesti, come ti comporti,
che usanze segui, quali dei veneri e ti dirò chi sei.
L’uomo non solo crea una cultura e la abita,
ma anche la porta in sé: l’uomo è cultura […]”
Ryszard Kapuściński, In viaggio con Erodoto
In un mondo come il nostro, oggi caratterizzato da incontri e scambi continui, quante volte ci capita di portare lo sguardo, curioso, verso ciò che da noi è in qualche modo diverso? Quante volte abbiamo il tempo, la voglia o la possibilità di chiederci cosa ci fa definire ”diversi” da qualcuno? Sappiamo dire se apprezziamo confrontarci e stare a contatto con tutto questo?
Le continue correnti migratorie hanno reso l’incontro con la diversità culturale quasi all’ordine del giorno, talvolta rendendola scontata agli occhi di alcuni, accettata come qualcosa di normale, naturale, senza nulla di Diverso da tutto il resto che ci circonda. In molti casi però perché avvenga il lungo processo di quella che possiamo chiamare ”Integrazione” serve tanto tempo e non sempre è così facile come si potrebbe pensare.
Noi abbiamo deciso di voler essere protagonisti dell’integrazione di queste realtà ad oggi più che mai a noi vicine, di muoverci per la nostra città , toccando con mano il lavoro di associazioni ed esperti che ogni giorno si impegnano in questo senso, occupandosi di integrazione attiva e di costruire una rete sociale priva di distinzioni ma rispettosa delle diversità .
Se sei curioso di scoprire quali sono i piccoli e grandi impegni che si possono portare avanti nella quotidianità , incontrando associazioni volte a favorire l’integrazione culturale, che operano iniziative nelle nostre città e ascoltare con noi queste testimonianze, fermandoti al centro di questo scambio e ponendo il tuo sguardo in modo diverso, stiamo aspettando te!
La seconda guerra mondiale ha segnato indelebilmente la nostra storia.
Gli orrori del conflitto, accompagnati dall’angoscia delle Persecuzioni razziali, dell’occupazione tedesca e delle esecuzioni sommarie, hanno segnato per sempre la società Europea.
Vi porteremo a visitare una città di confine che ha vissuto tutti questi orrori: Il palazzo della comunità Slava dato alle fiamme dai fascisti nel 1920, la piazza in cui Mussolini ha annunciato le leggi razziali nel 1938, i luoghi della Resistenza e quelli della repressione nazista; e infine la Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento con forno crematorio in Italia.
E visto che nello scoutismo non c’è cosa migliore dell’Imparare Facendo, non ci limiteremo ad una semplice visita: vi faremo capire direttamente, tramite un Gioco di Ruolo articolato, attraverso testimonianze, sensazioni e coinvolgimento diretto, cosa vuol dire veramente la discriminazione.
Cos’è veramente la banalità del male di cui si sente tanto parlare.
Cosa vuol dire ritrovarsi dall’oggi al domani non più considerato un essere umano, ma poco più di un animale; cosa vuol dire vivere con i sentimenti costanti di paura e insicurezza, cosa vuol dire essere considerato dalla società un parassita; cosa vuol dire quando non puoi fidarti neanche dei tuoi vicini, dei tuoi amici, dei tuoi stessi familiari.
Tutto, per non dimenticare. Per non ricascare negli stessi errori.
P.S.: Naturalmente, considerando il grande carico emotivo che questa esperienza può portare, vi raccomandiamo di essere pronti psicologicamente ad affrontarla.
Il linguaggio, questa invenzione squisitamente umana, può consentire quello che, in linea di principio, non dovrebbe essere possibile. Può permettere a tutti noi – perfino a chi è cieco dalla nascita – di vedere con gli occhi di un altro.
Oliver Sacks
Elliott: Oh, dio!
E.T.: Eliott!
Elliott: Che c’è?
E.T.: Eliott! Elliott!
Gertie: Gli ho insegnato io a parlare. Sa parlare adesso. Guarda che cosa ha portato qui tutto da solo. A cosa gli serve tutta questa roba?
Elliott: E.T., sai dire questo: sai dire E.T.? E.T.
E.T.: E.T.
Elliott: Ahahah!
E.T.: E.T.! E.T.! E.T.! Fai il bravo!
Gertie: Fai il bravo. Gli ho insegnato anche questo.
Sempre concentrati su noi stessi, la comunicazione è diventata qualcosa che attraversa vari strumenti, ma è sempre meno efficace. E.T. ci sta chiamando, ha bisogno di persone disposte ad uscire dalle proprie abitudini e mettersi in gioco. Cerchiamo rovE.T pronti a provare e conoscere linguaggi diversi: su questo pianeta si riesce a far spettacolo senza rumore, a guardare il mondo intorno con le parole ed a comunicare con i gesti.
Non siete curiosi di sapere come?
E.T sta arrivando nelle vostre vite.
Avete mai avuto voglia di urlare al mondo che qualcosa non vi sta bene? E quante volte la risposta è stata:
Ma come fare non so
Si devo dirlo ma a chi
Se mai qualcuno capirÃ
Sarà senz’altro un altro come me.
Con un viaggio attraverso i luoghi e le canzoni di Rino Gaetano scopriremo insieme come l’ironia ci permette di esprimere anche le verità più scomode, anche se a volte le cose vanno dette chiare e tonde proprio come Rino faceva.
Sei pronto?
Noi aspettiamo te [semi-cit.]
C’era una volta un giocoliere che si divertiva al parco con le 3 palline.
Poi sono arrivati dei bambini di 8 anni circa che lo guardavano mentre faceva il giocoliere.
Poi i bambini se ne sono andati tutti.
E’ arrivata una bambina dopo un po’, da sola. Sorridente, capelli ricci e colore della pelle che ne raccontano l’origine africana. Alla bambina manca un avambraccio, ha solo un moncherino di circa 3 cm appena più sotto del gomito.
E chiede al giocoliere, sorridendo con i denti bianchissimi: “mi fai provare, ma solo con 2 palline?”
Il giocoliere guarda la bambina con un misto di incredulità e di ammirazione.
E, anziche’ dirle “non ci puoi riuscire”, tace e le allunga le due palline.
La bambina prende la prima pallina con la mano.
E l’altra pallina se la sistema tra l’interno del gomito ed il moncherino ed il petto.
La bambina guarda il giocoliere. Sguardo di intesa, respiro profondo per prendere aria, e via, lancio.
Le palline cascano entrambe immediatamente a terra dopo una piccola parabola.
La bambina le riprende e ci riprova.
La bambina ci riprova altre 4 volte e per tutte le volte le palline cascano inesorabilmente.
Poi fa un grande sorriso, e dice “non mi viene…! eh, pazienza” , sorride ancora, fa spallucce, ringrazia e se ne va più felice di prima.Perchè ci ha provato anche se sembrava impossibile ed ha ricordato al giocoliere che non è importante quanto impossibile è il risultato, ma che quello che è veramente importante è provarci sempre, dare il massimo e sorridere se non ci riesci, perchè alla fine il mondo diventa migliore se ci provi.
E tu, sei pronto a metterti in gioco? Sei pronto a lanciarti in questa sfida?
Un circo, un contesto e tu: tre soli ingredienti per creare una nuova storia!
Arte, narrazione, intrattenimento, ma anche mezzo di comunicazione, di apprendimento, di denuncia: i videogiochi sono una realtà in continua espansione, una forma di intrattenimento multiforme e variegata che negli ultimi due decenni ha conquistato letteralmente il mondo dell’entertainment, approdando a forme sempre più complesse e stratificate di coinvolgimento fino a lambire l’Arte con la A maiuscola. Nondimeno i videogiochi sono anche un medium contestato, additato spesso di trasmettere insegnamenti sbagliati, di corrompere la moralità dei giovani o anche di isolarli e renderli vulnerabili e apatici. Un mondo enorme, pieno di contraddizioni, miti e pregiudizi da sfatare, che necessita però della giusta interpretazione e attenzioni per viverlo come una opportunità di cooperazione, pace, riflessione, espressione di noi stessi e delle nostre idee, ma soprattutto per goderne la bellezza artistica vivendo una storia forgiandola in prima persona, sognando ad occhi aperti e mani sul joypad. Siete tutti invitati in questo immenso openworld per una sessione di gioco unica e irripetibile: siete pronti, giocatori? Let’s press start!
Avete presente la vecchia radio del nonno, quando dovevi cercare la frequenza girando la manopola ed una stanghetta rossa si spostava da 87,5 a 108 MHz? bene! ricordo che c’era chi sapeva già la frequenza su cui sintonizzarsi, faceva percorrere velocemente la stanghetta fino alle vicinanze del valore, producendo un rumore fastidioso e nell’ultimo tratto, lentamente centrando il canale desiderato fino a che non diventava “musica per le sue orecchie”.altri non avevano una meta già definita, si facevano trasportare dalla stanghetta rossa fino a che non si sintonizzavano su una stazione di loro gradimento…come in un piccolo viaggio.
Noi vorremmo proprio ricreare quello! quel rumore di quando cerchi la stazione, di quando ti sintonizzi, di quando ascolti la radio…e per ricrearlo avremmo bisogno di farlo, di fare un programma, di parlare in un microfono, di fare un’intervista, di mettere un disco, di parlare con un tecnico, di montare una cassa, di registrare, di andare in onda, di essere un team, di prendersi un caffè, di lasciare un qualcosa…
Radio Palatino apre per poco, apre per pochi, apre per voi.
Perché quasi ogni ragazzo sano e robusto, con dentro un’anima sana e robusta, ammattisceprima o poi dalla voglia d’imbarcarsi? Perché voi stessi, al primo viaggio fatto da passeggeri,avete avvertito un tale brivido misterioso al sentire che voi e la nave avevate perso di vista laterra? Perché gli antichi Persiani consideravano sacro il mare? E perché i Greci gli assegnaronoun dio a parte, e fratello dello stesso Giove? Certo tutto ciò non è senzasignificato. E ancora più profondo è il significato di quella storia di Narciso, che non potendoafferrare l’immagine tormentosa e gentile che vedeva nella fonte, vi si tuffò e morì annegato. Maquell’immagine la vediamo noi stessi in tutti i fiumi e gli oceani. È l’immagine del fantasmainafferrabile della vita; e questo è la chiave di tutto.
Ciao a tutti e tutte! Vorremmo condurvi alla scoperta di un luogo che amiamo, soprattutto di quei suoi angoli che sono riusciti a resistere allo sfruttamento agricolo e che ci riportano indietro nel tempo. Vi proponiamo un’escursione in canoa del fiume Cavata, dalle sue origini sotto il bellissimo paesaggio del borgo medievale di Sermoneta. Con un po’ di fortuna potremo scorgere folaghe, aironi, germani reali… Ma abbiamo molto di più da raccontarvi e da farvi provare, come gli ottimi prodotti alimentari di queste zone, sempre con uno sguardo critico sull’impatto ambientale che deriva dalle nostre scelte di vita. Vi aspettiamo!! N.B. porta la tua tenda o assicurati un posto in tenda con un altro rover.
Confine diceva il cartello
cercai la dogana, non c’era
non vidi dietro il cancello
ombra di terra straniera
Dalla poesia “Confine” di Giorgio Caproni
VECCHI CONFINI come muri e recinzioni in cui il mondo si sta chiudendo.
Barriere fisiche ed astratte verso persone ed idee.
Muri che si alimentano con paure, scontri e spesso tanti luoghi comuni che non corrispondono a verità .
Scopriremo, insieme a chi opera direttamente sul territorio, cosa succede a Ventimiglia, terra di confine tra Italia e Francia, tra passaggi di persone e respingimenti. Parleremo di “politica di immigrazione” ripercorrendo le ondate migratorie che hanno caratterizzato la zona per capire la situazione di oggi. Ci confronteremo con chi sta cercando di oltrepassare il confine, scoprendo le loro storie.
NUOVE FRONTIERE perché proveremo, attraverso il Servizio che svolgeremo insieme, a dare un nuovo significato al termine “confine”, cercando di non vedere più un muro, ma nuove opportunità .
Purtroppo sono più numerosi gli uomini che costruiscono muri di quelli che costruiscono ponti
Un muro implica segreti, lascia molte cose fuori e ne porta molte al suo interno, protegge, divide, fortifica e così surroga le parole e ne compensa il vuoto.
Così l’uomo crea muri per proteggere ciò a cui tiene, anche se stesso; preserviamo ciò che siamo o pure lo cogliamo come una grande sfida. Ma un muro è anche simbolo di separazione che, a volte, non ci fa guardare o capire l’altro.
Abbi il coraggio di sbirciare togliendo una pietra alla volta, scopri qualcosa di nuovo su te stesso e abbatti con sguardo di sfida i tuoi muro interiori andando alla scoperta della storia delle mura dell’incantevole città di Bergamo! Con un gruppo speleologico ti accompagneremo in un viaggio tra sotterranei e viste mozzafiato, affronteremo i “muri” che la società ci impone e ascolteremo la storia di chi, nella quotidianità cerca di abbattere queste barriere
Pare che le Nazioni Unite si riuniranno a Cremona! Partecipa nel ruolo di ambasciatore e cogli l’occasione per dibattere con le altre nazioni e per far valere gli interessi e i valori del paese che rappresenterai. L’officina si baserà sul MUN, cioè Model United Nations, in cui il ruolo degli ambasciatori sarà interpretato proprio da te e dagli altri rover d’Italia simulando una vera e propria assemblea ONU. L’obiettivo è di negoziare e di ottenere l’approvazione di risoluzioni che favoriscano il paese assegnato, tenendo conto anche dell’interesse collettivo. Ti aspettiamo per vivere con noi un weekend all’insegna dell’attualità internazionale, ma anche del divertimento: unico requisito necessario è tanta curiosità e voglia di mettersi in gioco; tutte le altre conoscenze, notizie e informazioni che ti serviranno le scoprirai strada facendo. Non ti rimane che unirti a noi!
Il manicomio di Mombello divenne operativo nel 1865, nel corso degli anni ospitò più di 3500 pazienti, spesso maltrattati e sottoposti a trattamenti disumani a causa di diagnosi errate ritenute esatte ai tempi.
Con la legge Basaglia verso la fine degli anni 70, il manicomio iniziò il percorso di chiusura e definitivo abbandono (1998)
Immagina di essere nel 1978, come ti sentiresti se quella che ormai è diventata “casa” tua chiudesse? E se fossi trattenuto li come usciresti? E se volessi scappare ma avessi un limite di tempo?
Milano, una grande metropoli di 1.4 milioni di abitanti! Arrivato a Milano troverai una stazione immensa, piena di treni, di rumori, con la tettoia ad archi che sembrerà prolungarsi all’infinito, maestosa come un tempio antico. Una moltitudine di gente sempre di fretta. Poi di colpo, all’aperto, la piazza sconfinata con alberi, aiuole, tram che si incrociano, lo scatto degli scambi nel groviglio dei binari, le file dei taxi, le reclame luminose e immense. Il Duomo, la Scala, la Galleria, Il Cenacolo, la Rinascente, le facciate delle banche, corso Vittorio Emanuele, corso Buenos Aires, le vie, le piazze, com’è bella Milano! Come non detto, noi non visiteremo questa Milano, ti faremo tornare a casa avendoti fatto vedere Milano sotto un’altra prospettiva!
Scopriremo insieme la Milano, all’insegna dei suoi luoghi nascosti, che la maggior parte dei turisti e soprattuto i Milanesi non hanno mai visitato. Se hai voglia di scoprire il lato più caratteristico di questa città , sentire le sue storie dalla voce di chi la vive, e vederla dagli angoli meno turistici, allora sei pronto per questa officina! Affronteremo anche una tema poco affrontato nei bar milanesi: le ecomafie! Se hai letto fino a qui ti lasciamo con questa CIT:
Ma, dico, se i milanesi, a Milano, quando c’è la nebbia, non vedono, come si fa a vedere che c’è la nebbia a Milano?
(Dal film Totò, Peppino e… la malafemmina)
Un weekend immersi in un paesaggio da sogno nella Brianza, con montagne e paesaggi mai visti.
Un’officina adatta per chi è innamorato della montagna o anche per chi non l’ha mai apprezzata abbastanza e vuole cambiare idea.
Oltre alla camminata nei boschi e una salita notturna in vetta a guardar le stelle, vedremo ciò che il nostro territorio ha da offrire, magari non i soliti luoghi turistici, ciò che spesso passa inosservato, ma che può suscitare maggiori emozioni, per far riflettere sulle bellezze immerse nella natura che sono proprio fuori della nostra porta di casa.
Il nostro obiettivo sarà anche riflettere e vivere i luoghi che sono a due passi da noi, luoghi che però troppo spesso disdegniamo senza averli nemmeno mai visti o visitati.
Insomma: montagne, paesaggi, buon cibo, manca solo la vostra buona compagnia!
Per salutarci vi lasciamo questa citazione:
Ultimata la preparazione del sacco esco per le vie della città per dar aria alla mia eccitazione. Quasi automaticamente salgo al monte.
Sento il richiamo del vento lontano che rende più trasparente il tramonto, colorando di verde l’orizzonte. Sopra il Gran Paradiso, sotto di me la città sta accendendo le prime luci.
Provo una grande commiserazione per i piccoli uomini, che penano rinchiusi nel recinto sociale che sono riusciti a costruirsi contro il libero cielo e che non sanno e non sentono ciò che io sono e sento in questo momento. Ieri ero come loro, tra qualche giorno ritornerò come loro.
Ma oggi, oggi sono un prigioniero che ha ritrovato la sua libertà . Domani sarò un gran signore che comanderà alla vita e alla morte, alle stelle e agli elementi. (Giusto Gervasutti)
Solo me ne vò per la cittÃ
passo tra la folla che non sa
e non vede il mio dolore
cercando te
sognando te
che più non ho
Siamo nel 1944, nella misteriosa città di Torino. Oltre al giogo nazifascista si annida un antico male che minaccia la libertà e il nostro futuro. Bisogna fare qualcosa, e tocca a voi salvarci tutti.
Se siete appassionati di escape room e cacce al tesoro questa officina fa per voi, con un percorso studiato attraverso le vie della vecchia capitale pieno di sfide, enigmi ed attività che metteranno a dura prova le vostre capacità deduttive.
Si tratteranno i temi dell’oppressione, della repressione dei diritti umani.
“In questo mondo di mari e monti
non voglio muri, ma solo ponti
per valicare ogni confine
per vie terrestri ed anche marine.
Servono ponti fatti di mani
che uniscano tutti, vicini e lontani,
non certo muri e fili spinati
per lasciar fuori i disperati.
Ponti costruiti col cuore e la mente
per incontrarsi e conoscer la gente,
buttando giù ogni squallido muro
che rende il mondo più triste e più scuro.”
Germana Bruno
Oggigiorno per noi Scout è fondamentale costruire ponti che uniscano e abbattere muri che dividono. E’ fondamentale costruire una società basata sull’inclusione e non sull’esclusione. A tal fine, durante questa officina “distruggeremo” un muro e gli scarti serviranno, dopo essere stati decorati seguendo le tecniche dei decori della Ceramica di Caltagirone, a costruire un ponte che verrà affisso in un muro della città .
Quante volte ci siamo detti femministi e in realtà abbiamo applicato linguaggi e azioni stereotipate e machiste senza neppure rendercene conto? Ci troveremo tutti e tutte insieme a Firenze per confrontarci e scoprire quanto profondamente alcuni stereotipi sono inseriti all’interno del nostro vivere quotidiano, insieme a noi i registi e attori del documentario Dicktatorship e gli speaker di Controradio con i quali raccontarsi e raccontare quanto il Maschio non sia altro che un’idea che ci hanno convinto a credere e applicare.
Nell’anno del Signore, 1314, patrioti scozzesi, affamati e soverchiati nel numero, sfidarono il campo di Bannockburn. Si batterono come poeti guerrieri. Si batterono come scozzesi. E si guadagnarono la libertÃ
William Wallace.
Quando si pensa alla Scozia si pensa a Braveheart, agli uomini con la gonnellina, alla cornamusa. Ma cosa sapete veramente sulla Scozia? Venite a scoprire la Scozia… in Toscana insieme ad un CC scozzese doc! Scoprirete cos’è un tartan e perché è così importante per il clan. Festeggeremo come dei veri Scozzesi con balli e cibi tipici – i più coraggiosi potranno assaggiare anche il haggis. E poi ci metteremo alla prova con gli Highland Games! Ma soprattutto parleremo di indipendenza e libertà perché “possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà !”
Sei appassionato di fotografia? Vuoi spingerti oltre ? Una nottata fantastica a caccia di scatti meravigliosi guidati da un esperto che ti guiderà e ti darà preziosi consigli. La fotografia ferma solo immagini oppure è altro? Non credi davvero che ci siano cose che nessuno riesce a vedere prima che siano fotografate? Impariamo insieme a sfruttare le immagini per comunicare il nostro impegno e il nostro coinvolgimento. Come possiamo trasmettere ad altri i nostri valori ed l’ amore per il nostro pianeta? Porta la tua Reflex o prendine in prestito una e fatti coinvolgere nel nostro progetto di sensibilizzazione ambientale.
Venezia, regina dei mari. Legata da sempre al mare, un patto indissolubile, che come un incantesimo la rende magica e come un maleficio la schiaccia sotto la sua potenza. Come può Venezia reagire e rialzarsi? Cosa possiamo fare noi per aiutarla ad alleviare questo peso? Cosa ha portato allo scioglimento di questa alleanza con un elemento così feroce, ma anche così seducente?
L’acqua alta del 12 novembre è stata la seconda più alta di sempre, ha cancellato memorie e distrutto oggetti. Il turismo di massa e i cambiamenti climatici minacciano la regina dei mari – come il resto del pianeta – e le nostre possibilità di vivere in città sane e vivibili. Sta a noi difendere lei e il pianeta, cambiando le nostre abitudini per un Bene Comune.